
“Ho pensato: tutto quello che scriverò in questi mesi, tutto quello che farò, ma soprattutto quello che scriverò, lo scriveremo tutti e due insieme. Insieme come non si può essere più insieme: l’uno al centro dell’altra.”
Linea nigra comincia con la scoperta di una gravidanza e finisce con una madre che allatta suo figlio. Tra questi due estremi si snoda quel viaggio enigmatico, impervio e incredibile che è l’inizio della vita e che l’autrice ci fa percorrere attraverso il suo corpo, gli affetti e la letteratura.
Grazie al suo spirito da collezionista, Jazmina Barrera richiama la lezione di alcune grandi scrittrici e artiste del passato: da Tina Modotti a Mary Shelley passando per Frida Kahlo, Ursula K. Le Guin, Virginia Woolf, Natalia Ginzburg e Margaret Atwood. Tutte queste voci, guidate e tenute insieme con grande perizia dall’autrice, riescono in un’impresa affascinante: fare della maternità un romanzo e donare a noi lettrici e lettori del XXI secolo un prezioso testo che guarda al futuro aiutandoci a decifrare un presente complesso.
Una prosa splendida ed efficace che riflette in maniera incisiva la realtà frammentata della gravidanza e della maternità. [...] Barrera segue il filo dei suoi pensieri ovunque la portino, e i lettori saranno felici di accompagnarla.
– Kirkus Reviews
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- SoloLibri - Alice Figini 06/05/2022
- Il Libraio - Giusi Marchetta 05/05/2022
- TuttoLibri - La Stampa - Alessia Gazzola 30/04/2022
- Il Foglio - Il Figlio - Sandra Petrignani 29/04/2022
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