
“Vorrei che mia moglie mi amasse. Vorrei che i suoi occhi azzurri si posassero su di me con desiderio anziché con rimpianto. Mi chiedo se non sia sempre stato un po’ ai margini del suo sguardo. Una presenza necessaria nella vita che vuole condurre, ma pur sempre una presenza, solo una presenza.”
«Non sarò mai più felice» sussurra Dana dal sedile posteriore dell’auto. Sentendo quelle parole Dave, suo marito, capisce che qualcosa si è incrinato per sempre: il matrimonio, le giornate condivise insieme alle tre figlie, la clinica dentistica che gestiscono insieme. Tutto ciò che hanno costruito negli anni.
Convinto che Dana si sia innamorata di un altro uomo, Dave decide di mettere in atto una paradossale forma di resistenza: fingere di non sapere. In questo spazio sospeso prende forma una tensione crescente, un’ossessione silenziosa che si insinua nei pensieri più ordinari e nella routine domestica.
Il premio Pulitzer Jane Smiley mette magistralmente in scena la crisi di una coppia, restituendoci un potente ritratto dell’intimità familiare nel momento in cui un’emozione inattesa capovolge ogni equilibrio. Un testo essenziale e intenso, che ci mostra come la realtà possa deformarsi sotto il peso del sospetto, fino a ridisegnare completamente la nostra percezione dell’altro.
Smiley cattura con tale immediatezza e precisione i momenti più intimi da farci sentire parte della vita dei suoi personaggi. Soffriamo con loro quando tutto ciò che desiderano sembra sul punto di svanire. – The New York Times
Una straordinaria capacità di osservazione in grado di esprimere ciò che è accennato quanto ciò che è evidente. Da tutto questo è nato un capolavoro. – El Mundo