
«Ma se così fosse, perché scegliere di tornare alle medie? Immagino ci siano dei periodi più divertenti nella vita (o almeno lo spero!), dei periodi in cui non sei più obbligato ad alzarti prima del sorgere del sole, a camminare d’inverno nel freddo e nel buio con uno zaino da dieci chili sulle spalle, a restare chiuso in un’aula scolastica tutto il giorno, a obbedire agli ordini, a non dire ciò che pensi per tre quarti del tempo e soprattutto a sopportare gente come Lucien e Samy. Dico così ma io adoro la scuola e spero di restarci per tutta la vita.»
La Banda dei Tonni è composta da Caterina, Pablo, Ninon, Esther e Idrissa, voce narrante di questo romanzo.
Cinque amici inseparabili, uniti come le dita di una mano, indispensabili l’uno all’altro per sopravvivere al primo anno di scuola media. Infatti, nonostante Idrissa sia il classico “primo della classe” con gli occhiali, l’aria seria, i voti migliori e una sorta di immunità che gli deriva dall’andare bene a scuola, in questo primo anno alle medie gli succede di tutto: i suoi genitori si comportano in modo strano e poi gli annunciano che stanno per separarsi, un gatto fantasma entra nella sua vita, il buffo cappello che Caterina gli regala gli permette di “ascoltare” i sentimenti di chi gli sta accanto e di venire a conoscenza di tutte le storie d’amore della scuola… Come farebbe senza i suoi amici della banda?
Un anno di scuola raccontato in maniera esilarante, in cui specchiarsi e ritrovarsi.
La vita comincia alle medie mi ha convinto e coinvolto.
– Lettura candita