Officina grafica: la copertina di Cenere in bocca

Come è nata la copertina di Cenere in bocca? L’abbiamo chiesto a Marco Brancato che l’ha illustrata per noi.

 

 

Abbiamo un interno, lei è sdraiata su un divano, la luce della finestra proietta sul muro l’ombra del fratello.
Una soluzione che ho trovato interessante e funzionale, ha un buon grado di mistero e si capisce subito la centralità di una seconda persona nella vicenda.
Penso abbia quell’ambiguità di cui necessita la copertina, non si sa se è un’immagine tranquilla o drammatica. Il fatto poi che sia proprio la finestra a proiettare la sagoma del fratello potrebbe essere una lettura in più.
Essendo un’ombra si gioca con l’assenza che è la coprotagonista del romanzo. Di fatto quell’ombra potrebbe essere l’immaginazione di lei, un ricordo, o realmente una scena quotidiana in cui lui è ancora vivo ed è lì con lei.
Nella composizione ho volutamente inserito quel buio vuoto che porta al resto della casa, rappresenta un po’ in senso metaforico l’ignoto e il dramma che la protagonista si trova ad affrontare anche in un ambiente che dovrebbe essere invece accogliente, come quello domestico.

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