Sono-stato-a-lisbona-e-ho-pensato-a-te-La-Nuova-Frontiera

libro  12,00

ebook  8,99

Sono stato a Lisbona e ho pensato a te


“Il fatto è che siamo fottuti, Serginho” qui in Portogallo non siamo niente, “Non abbiamo neanche un nome” siamo i brasiliani, “E cos’è che siamo in Brasile?” sempre niente, siamo gli altri, “Che paese di merda!, terra di ladri e figli di puttana!”

Sérgio ha un figlio e un’ex-moglie, qualche amico, un motorino e il vizio di fumare. Una volta aveva anche un lavoro, ma poi lo ha perso. In realtà, non ha più nessun motivo per rimanere a Cataguases, la sperduta cittadina brasiliana dove è nato. Tanto vale, allora, partire e andarsene in Portogallo, a fare fortuna. Anche perché il signor Oliveira gli ha detto che quello è il “miglior paese del mondo” per chi non ha paura di faticare e vuole diventare ricco alla svelta. Sérgio, allora, fuma la sua ultima sigaretta e se ne va in Europa. Un romanzo straordinario, caustico e commovente. Un piccolo capolavoro che racconta la vita ai tempi del permesso di soggiorno e ci dice chiaramente cosa stiamo diventando.

Un giorno ci si ricorderà di questo periodo come degli anni in cui comparve uno scrittore, chiamato Luiz Ruffato, che cambiò radicalmente la letteratura brasiliana. - O Estado de São Paulo
Libri dello stesso autore
Condividi: