Personaggi: Il maratoneta

 

Vi raccontiamo di Nicholas, uno dei personaggi centrali de Il centro del mondo di Andreas Steinhöfel

Di tutti i personaggi de Il centro del mondo Nicholas, detto il maratoneta, è il più sfuggente. O è così che lo vediamo noi lettori, perché lo guardiamo con gli occhi di Phil, il protagonista e narratore del romanzo.

Phil vede per la prima volta Nicholas nel tardo pomeriggio di una giornata particolare, in pieno inverno, “sui gradini innevati della chiesa” del paese. Poi il Maratoneta sparisce dalle scene, per tornare solo cinque anni dopo, quando i due si rincontrano a scuola:

Laggiù, da qualche parte, abita Nicholas. Stamattina, prima che andasse a sedersi all’ultimo banco, dove è rimasto fino alla fine dell’ora di matematica, con le lunghe gambe distese, intento a guardare dalla finestra con aria disinteressata, il suo sguardo mi ha solo sfiorato. Ma è bastato per farmi perdere un battito. Sono sicuro che non mi ha riconosciuto. Siamo molto cambiati da quell’inverno di cinque anni fa. Le sue spalle si sono fatte più ampie, i lineamenti più spigolosi, e i suoi capelli neri sono più lunghi di allora. Solo i suoi occhi sono uguali a come li ricordavo: vivaci, imperscrutabili e di un inquietante colore scuro.

Da quel momento in poi, Nicholas diventa un oscuro oggetto del desiderio. Phil si apposta per guardarlo allenarsi, fino a quando ha l’impressione di conoscere “ogni singolo muscolo delle sue gambe”; è attratto dal suo essere taciturno, “dall’aura di oscurità che lo circonda: capelli scuri, occhi scuri, sorriso oscuro”. Nicholas è magnetico:

Nel giro di poco, l’invidia per la leggerezza di piuma con cui Nicholas si rapporta alle altre persone, le raduna intorno a sé ed è capace di stringere legami con loro, ha su di me un effetto corrosivo come ruggine sul metallo. L’amore richiede più tempo. Arriva piano piano, simile a una malattia che si insinua di nascosto e attanaglia il mio cuore come l’edera che d’estate sembra quasi soffocare Visible.

E poi l’amore arriva e trascina tutto con sé, il Maratoneta entra a far parte delle giornate di Phil, occupa tutti i suoi pensieri, ma rimane per lui un mistero insondabile.

Io però voglio di più, di più, voglio più di questo. Ora nulla mi sembra più effimero, e nulla mi incute più timore, del corpo sdraiato accanto a me e immerso nel sonno. Vorrei essere l’aria che Nicholas respira, il sangue che gli scorre nelle vene, il battito del suo cuore, tutto ciò di cui ha bisogno per vivere.

Dove corre Nicholas? Lontano da chi e da cosa? Cosa cerca nelle carabattole che colleziona ossessivamente, piccoli oggetti smarriti o perduti che trova per terra e intorno ai quali costruisce storie incredibili?

Tuffatevi nelle pagine de Il centro del mondo per scoprirlo!

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