![Il-violento-mestiere-di-scrivere-La-Nuova-Frontiera](https://i0.wp.com/www.lanuovafrontiera.it/wp-content/uploads/2018/11/Il-violento-mestiere-di-scrivere-La-Nuova-Frontiera.jpg?fit=640%2C893&ssl=1)
In un manuale di giornalismo Rodolfo Walsh scriveva che le due qualità essenziali del mestiere sono “l’esattezza e la rapidità”. Lui le possedeva entrambe, ma l’unica che ci rimane oggi è la sua esattezza che a tratti risulta sconvolgente, quasi profetica. Gli articoli di Walsh – tradotti per la prima volta in italiano – che compongono Il violento mestiere di scrivere coprono quasi un ventennio di storia argentina e latinoamericana. Dai reportage più lunghi e letterari ai pezzi sulla rivoluzione cubana e su Che Guevara, dalle prime denunce, alla fine degli anni cinquanta, della brutalità della polizia argentina, ai brevissimi comunicati clandestini diffusi nei primi anni della dittatura e per finire la celebre “Lettera aperta di uno scrittore alla Giunta Militare”. Oggi come allora l’opera di Walsh mantiene inalterata tutta la sua forza letteraria e morale.