Inghiottita-La-Nuova-Frontiera

libro  18,00

ebook  10,99

Inghiottita


“Ma un rifugio, per quanto sicuro possa essere, non è forse una gabbia, una prigione, un sotterraneo buio e viscido? Ho più voglia della vita nella sua devastatrice immensità che dei trinceramenti dolci e affollati che ci hanno costruito. Una baia non mi dice niente. Ho bisogno di tutto il continente, di tutti i continenti. Voglio navigare su continenti e deserti. Voglio venire a capo di abissi e picchi. Voglio saltare di baratro in vetta. Voglio essere inghiottita da tutto, non foss’altro che per uscirne fuori. Voglio essere attaccata da tutto ciò che ha delle armi.”

“Tutto m’inghiotte. […] il fiume troppo grande, il cielo troppo alto, i fiori troppo fragili, le farfalle troppo spaurite, il volto troppo bello di mia madre.” Inizia così Inghiottita, capolavoro indiscusso della letteratura canadese. “Tutto m’inghiotte” dice Bérénice, la giovane protagonista, e anche noi insieme a lei siamo inghiottiti, ci facciamo prendere alla gola dalle parole di una bambina che non si rassegna e si aggrappa all’infanzia proprio quando questa sembra tradirla. La seguiremo per dieci anni, in un lungo viaggio che la porterà prima a New York e infine in Israele. Vedremo il mondo con il suo sguardo da adolescente cinica e disincantata e ascolteremo la sua voce incendiaria, che grida senza sosta perché qualcuno l’ascolti. Nulla può fermare Bérénice, tanto meno le contraddizioni e le debolezze degli adulti che lei ha deciso di lasciarsi per sempre alle spalle: “Mollate i continenti. Issate gli orizzonti. Si parte.”

Possiamo aprire questo libro a caso, e meravigliarci: un diavolo ci ha soffiato dentro le parole che sciolgono: è il libro di un poeta travestito da romanziere canadese. — Pauline Réage, autrice dell’Histoire d’O
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